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martedì 3 giugno 2008

L'organo Giuseppe Rotelli (1907) della chiesa parrocchiale di Rivarolo del Re (CR)

Giuseppe Rotelli alla consolle dell'organo da egli edificato per la chiesa cremonese di San Luca


Tra i numerosi strumenti edificati sia nel territorio che nella diocesi cremonese da Giuseppe Rotelli nel lasso di tempo intercorso tra il 1894 ed il 1937 (gli anni corrispondenti al massimo splendore della «Premiata Fabbrica d’Organi Giuseppe Rotelli», coincidenti con l’attività di Giuseppe) fa particolarmente piacere apprendere che almeno uno, quello di Rivarolo del Re, grazie al restauro operato ditta «Inzoli Cav. Pacifico» dei Fratelli Bonizzi di Crema, è finalmente tornato a splendere. 

Si tratta di uno strumento stratificato (Cavalletti sec. XVIII, Cadei sec. XIX) di circa 1300 canne che l’organaro cremonese Giuseppe Rotelli riformò e consegnò alla comunità di Rivarolo del Re nel giugno del 1907. 

Ci è sembrato opportuno riportare di seguito le dichiarazioni del maestro Francesco Boldi (organista in San Pietro a Viadana e direttore del giornale quindicinale «Serate Musicali di Bologna») apparse il 15 giugno 1907 (immediatamente dopo l’inaugurazione dello strumento) sul periodico cremonese «L’Azione»


Se ogni esempio merita di essere onorato ed encomiato pubblicamente, in occasione del nuovo organo testè riformato a Rivarolo del Re dalla rinomata fabbrica Rotelli di Cremona, se ne presentano tre dei seguenti esempi: 

1. Un Arciprete che nulla risparmia, unitamente alla Fabbriceria, pur di contribuire alla forma delle concernenze liturgiche (Arte organaria e musica) e di tutto quanto più di decoroso può onorare il tempio di Dio. 

2. Un celeberrimo maestro, Gius. Ramella, che con il suo ingegno e costanza allo studio ha saputo crearsi una posizione invidiabile (Organista principale del Duomo di Milano) e che dall’alto del posto che occupa porterà indubbiamente valido contributo all’arte musicale liturgica. 

3. Il sig. Gius. Rotelli che sale all’incontrastabile valentia nell’arte organaria da rendersi ricercato. E prova ne sono i contratti per costruzioni d’organi pella nostra Diocesi e fuori (da ove sentiamo echi di trionfi per grandioso Organo recentemente costrutto in Castellammare di Stabia). 

Una conferma della valentia di Rotelli la si ebbe a Rivarolo del Re ove riformò l’organo di quella Arcipretale. Presenti molti R. Arcipreti e Parroci invitati per l’occasione del collaudo di detto organo, nonché di tanti altri maestri, il principe degli Organisti M. Gius. Ramella svolse il suo programma: 4 Sonata di Mendelssohn, 5 Sonata di Guilmant, Toccata di Widor, Fantasia e fuga in sol minore di Bach, In Paradisum del Dubois e molti altri pezzi da concerto che obbligarono il Maestro all’Organo per più d’un ora, diedero occasione di porre in evidenza tutta la bontà dell’organo, e le risorse che presenta per esecuzioni veramente artistiche. 

E’ da augurarsi che venga imitato l’esempio datoci dal R. ed Ill. Arciprete  di Rivarolo del Re giacchè abbiamo tanto bisogno di organi veramente liturgici.

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